Quadrante Europa. Torni ad essere il motore propulsivo dello sviluppo economico veronese

Il Quadrante Europa è stato concepito dai tre Enti pubblici proprietari (Comune di Verona, Provincia di Verona e Camera di Commercio di Verona) come motore di sviluppo dell’economia veronese, date le primarie vie di comunicazione che là si incrociano: Autostrada del Brennero (A22), Autostrada Milano – Venezia (A4), e le linee ferroviarie Roma/Bologna - Verona/Monaco di Baviera e Milano – Venezia/Trieste/Tarvisio.

 

Per gestire questo snodo di grande rilevanza non solo per l’Italia, e particolarmente per il Nord, ma anche per l’Europa, anche in funzione dei collegamenti fra mare mediterraneo e mari del nord Europa, è stato costituito il Consorzio ZAI (zona agricola industriale) con legge dello Stato.

 

Per diversi decenni il Consorzio Zai in collaborazione con le ferrovie italiane ha promosso lo sviluppo del trasporto intermodale, cioè la combinazione del trasporto merci per tratte brevi via strada e per quelle lunghe almeno 500 chilometri via ferrovia. Dando un forte contributo alla salvaguardia dell’ambiente.

 

Il Consorzio ZAI ha anche costituito una società di servizi, la Quadrante Servizi S.r.l. (nella quale detiene la maggioranza assoluta delle quote), il cui compito principale è la terminalizzazione dei treni, cioè il loro trasferimento dalla stazione ferroviaria del Quadrante Europa ai terminali dove i treni vengono scaricati e caricati.

 

Mentre negli ultimi anni il Consorzio Zai ha preferito svolgere una funzione immobiliarista, senza peraltro attirare importanti operatori nell’area della Marangona e abbandonando il progetto di un parco scientifico tecnologico, la Quadrante Servizi S.r.l. ha conosciuto un importante sviluppo, tanto da contare un numero di dipendenti cinque volte superiore a quello del Consorzio stesso, che non ha mai pubblicizzato a dovere, tra l’altro, l’esistenza di questa società.

 

Il Consorzio Zai profonde invece notevoli fondi pubblici per pubblicizzare sé stessa con pagine intere sui quotidiani locali. Addirittura ha aderito all’iniziativa 67 colonne a favore dell’Arena di Verona.

 

In queste ultime due settimane la Quadrante Servizi S.r.l. di cui, ripetiamo, la ZAI possiede la maggioranza assoluta delle quote, è venuta alla ribalta per la cessazione del rapporto con lo storico suo direttore operativo: non si sa se licenziato o dimessosi volontariamente. La clientela non è stata nemmeno informata. Perché? Questo silenzio cosa nasconde?

 

Inoltre corre voce che il Consorzio ZAI si sia inserito, senza averne nel caso titolo, nella diatriba giudiziaria fra il Comune di Verona e il rappresentante eletto per conto delle minoranze nel consiglio di amministrazione del Consorzio in rappresentanza del Comune di Verona, incaricando o coinvolgendo più legali.

 

Come per tutte le più importanti “partecipate” e municipalizzate veronesi, anche in ZAI c’è bisogno di aria nuova dopo anni e anni di torpore e di politiche clientelari e speculative. La Zai deve tornare ad essere uno dei motori propulsivi dello sviluppo economico veronese.

 

Sinistra Italiana Verona

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