Dalle ricostruzioni che abbiamo letto sui giornali locali, le opacità intorno a Fondazione Arena non sarebbero, se confermate, di scarso rilievo e getterebbero una serie di ombre e di interrogativi a cui riteniamo necessario si dia risposta da subito.
Com’è stato possibile, ad esempio, che per un lungo periodo l’Ente lirico pagasse 150-200 mila euro in più al mese per i servizi resi dalle società oggi coinvolte nelle indagini? Con la compiacenza di quali soggetti è avvenuto tutto ciò?
La domanda è particolarmente attuale: quali misure organizzative e gestionali verranno prese per scongiurare che una simile situazione possa ripetersi?
Rivolgiamo, preoccupati, questi interrogativi direttamente alla dirigenza di Fondazione Arena: visto il contesto in cui tutto ciò è avvenuto, crediamo sia necessaria un’operazione trasparenza per fare luce e chiarezza sulla grave situazione che le indagini hanno scoperchiato.
Questo anche perché ci risulta che, nel corso degli anni, da parte dei lavoratori/trici e delle organizzazioni sindacali sono state indirizzate alla dirigenza di Fondazione Arena diverse segnalazioni e richieste di chiarimenti in merito alle regole d’ingaggio e alle assegnazioni degli appalti. Perché non si è dato ascolto a queste preoccupazioni, che oggi purtroppo trovano riscontro?
Il contrasto alla criminalità organizzata non può essere delegato esclusivamente al lavoro, prezioso e fondamentale, dell’Autorità giudiziaria e investigativa, ma presuppone il monitoraggio e la vigilanza, attenta e scrupolosa, di ogni componente della classe dirigente pubblica, specialmente in una città come Verona al centro degli interessi criminal-affaristici della ‘ndrangheta.
Verona, 20 Ottobre 2022
Sinistra Italiana Verona
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