Il patrimonio pubblico veronese è in (s)vendita

COMUNICATO DI SINISTRA ITALIANA VERONA

A Verona l’attuale patrimonio pubblico cittadino è completamente in svendita e chi lo sta (s)vendendo? Chi da anni non fa altro che propaganda esclusivamente sulla questione identitaria e non è capace di fare una minima strategia e vende a terzi il nostro patrimonio pubblico.

Dagli immobili storici della città, dall’Aeroporto, a Verona Mercato, all’Ente Autonomo Magazzini Generali e la sua Immobiliare, e la prossima chi sarà? Veronafiere S.p.A.?

In questi anni abbiamo visto l’incremento della svendita totale del patrimonio pubblico della nostra città, non ultimo in questi giorni da una parte la messa in vendita di parte delle quotazioni pubbliche di Veronamercato e dall’altra la messa al bando della totale proprietà dei Magazzini Generali che ha tre soci pubblici: Comune, Provincia e Camera di Commercio.

Queste operazioni se va bene porteranno alle casse veronesi circa 30 milioni di euro. E dopo? Che progetto si ha? Che intenzioni si hanno? Che prospettive ci sono? La raccolta delle macerie?

Il pensiero di fare esclusivamente cassa senza un obiettivo e una strategia di sviluppo economico della città sono azioni catastrofiche che porteranno nel tempo allo smantellamento di indotti fondamentali a Verona. Quel patrimonio che oggi dovrebbe fare da volano economico e rilanciare il nostro sviluppo territoriale è stato oggi messo in vendita e sul mercato.

C’è in atto una spoliazione degli enti locali al fine di demandare (con vendita) ai privati lo sviluppo del patrimonio cittadino. Il cittadino non è più al centro dello sviluppo ma è divenuto marginale. Oggi quel patrimonio è in vendita tramite dei bandi pubblici in attesa di acquisizioni di privati. L’unica idea dell’attuale giunta di centro destra è stata quella di demandare a privati e vendere l’attuale nostro patrimonio pubblico. Quella stessa giunta, come quella precedente, che parla quotidianamente solo a fine propagandistico di “identità veronese” ma non è capace di progettare e sviluppare una economia cittadina omogenea, al servizio del cittadino e soprattutto al servizio di tutti/e. Il grande errore sta nel pensare che il privato oggi si possa sostituire al pubblico. I privati, si sa, perseguono il loro interesse particolare, inseguono le logiche esclusive del profitto, anche a discapito dell’interesse generale e della salvaguardia ambientale, consumano suolo prezioso, compromettendo il futuro vivibile della città e del territorio.

Oggi a rischio ci sono altri due importanti volani economici della città: la Fiera di Verona, attraverso il chiavistello di un nuovo statuto, e la Fondazione Arena. Basti pensare al “semplice” indotto che questi due enti portano all’intera città: €2 miliardi all’anno.

Come Sinistra Italiana stiamo denunciando pubblicamente da mesi quanto sta accadendo, convinti che a Verona serve un cambiamento radicale, a partire dalle prossime amministrative, dove come partito ci troviamo tra i protagonisti della lista "In Comune per Verona", quale unica lista di sinistra, civica ed ecologista a sostegno di Damiano Tommasi come prossimo sindaco di Verona.

Verona, 6 Febbraio 2022 

Sinistra Italiana di Verona



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