LA VERONA MIGLIORE: RESISTENTE, DEMOCRATICA, ANTIFASCISTA

COMUNICATO DI SINISTRA ITALIANA VERONA

La presentazione del libro di Paolo Berizzi “È gradita la camicia nera”, con l’autore, il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini e la giornalista Jessica Cugini, è stata un’occasione significativa per squarciare ancora una volta il velo d’ipocrisia rispetto a una realtà che è sotto gli occhi di tutte e tutti: la Verona nera è funzionale e partecipe, oramai da anni, alle maggioranze e alle Giunte di destra che hanno governato e governano la città

Si tratta di un fenomeno che vede Verona, come avverte Berizzi e come sostenuto più volte dalle molte realtà antifasciste del territorio, una sorta di laboratorio, che ha ampi riflessi anche a livello nazionale. Un fenomeno che dimostra come i partiti neofascisti, di cui Sinistra Italiana da anni chiede lo scioglimento e che spesso nelle competizioni elettorali raccolgono consensi da prefisso telefonico, non debbano essere sottovalutati. 

Queste forze, anzi, si rivelano funzionali ai partiti conservatori della destra parlamentare perché svolgono per loro un lavoro insostituibile: agendo sull’insoddisfazione diffusa in una società sempre più diseguale e impoverita, trasformano questa rabbia in questione politica, introducendo nel dibattito pubblico risposte di tipo reazionario (razzista, sessista, omotransfobico, ecc), oggettivamente votate a dividere la classe lavoratrice e a sviare le argomentazioni dal vero nucleo del problema, ossia l’insostenibilità di un modello economico e di relazioni sociali fondato sul mercato e sulla competizione come regolatore dei rapporti tra le persone e gli attori sociali

Non è un caso che alcune parole d’ordine lanciate da CasaPound e Forza Nuova siano state ampiamente riprese, negli anni, da partiti che hanno governato e governano il Paese come Lega e Fratelli d’Italia. Lo slogan “Prima gli italiani” (copyright di CasaPound), la retorica dell’immigrazione come problema di ordine pubblico, l’ossessione per un malinteso senso del decoro (gli odiosi divisori nelle panchine…) sono stati ampiamente sdoganati e utilizzati da forze politiche con ben altre percentuali e nell’ottica di non modificare di una virgola gli attuali rapporti di forza nella società. Oggi come ieri, le organizzazioni neonazifasciste si rivelano funzionali alle classi dominanti. 

Allora è proprio vero, come ha sottolineato anche Landini, che per praticare l’antifascismo ogni giorno è necessario riprendere in mano la questione democratica che è, innanzitutto sopra ogni altra cosa, la questione del lavoro e della dignità, quali soggetti sociali e politici autonomi. 

Assistiamo da anni a politiche fiscali e del lavoro fondate su precarietà, bassi salari, benefici fiscali da cui sono sostanzialmente esclusi i redditi più bassi (ultimo l’intervento sull’Irpef di questo Governo); la ripresa economica di cui tutti parlano esclude strutturalmente le fasce più svantaggiate; la strategia di competizione sui mercati internazionali (anche delle realtà venete della subfornitura) è fondata non sugli investimenti o sulla qualità dei prodotti, bensì sull’abbassamento del costo del lavoro e l’aumento delle diseguaglianze. A pagare la crisi sono sempre i lavoratori e le lavoratrici

In questo quadro, se non si interviene a tutelare chi pur lavorando rimane povero, chi un lavoro non lo trova o rimane appeso ogni sei mesi al filo della precarietà, chi da dipendente riceve benefici fiscali inferiori a quelli del suo stesso datore di lavoro o dirigente, allora la democrazia continuerà a prestare il fianco alle argomentazioni retrive e conservatrici della destra di potere e di strada

È la politica, ancora una volta, a dover dare risposte certe. La politica, che richiede la necessità di schierarsi e di prendere parte: non esistono scelte neutre, non ci sono governi realmente tecnici; esistono interessi e soggetti da tutelare e difendere. Noi stiamo dalla parte dei/delle lavoratori/trici.

Per discutere di tutto questo, abbiamo convocato un’Assemblea Pubblica per Venerdì 21 Gennaio alle ore 20.30 in Sala Tommasoli (Via Perini 3): Prima il lavoro, dal ricatto al riscatto

Introdurrà l’iniziativa Mauro Tosi (Gruppo Lavoro Sinistra Italiana del Veneto); interverranno Giovanni Paglia (Responsabile Economia Sinistra Italiana), rappresentanti delle forze sindacali e lavoratori/trici precari*; modererà l’incontro la giornalista Jessica Cugini

Verona, 16 Gennaio 2022

Sinistra Italiana Verona



📣 Firma anche tu la Legge di iniziativa Popolare per introdurre una patrimoniale sulle grandi ricchezze.

Mentre il Governo Draghi tutela solo i più ricchi, Sinistra Italiana ha lanciato una proposta di giustizia sociale a beneficio di lavoratori e lavoratrici.

Firma online con un semplice click qui 

Commenti