25 APRILE 2021, ORA E SEMPRE RESISTENZA

 

Sono passati 76 anni da quel 25 aprile 1945, giorno in cui il Comitato di Liberazione
Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora
occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane facenti parte del Corpo
Volontari della Libertà, di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendogli la definitiva
resa. Una Liberazione che è stata sì una grande festa di popolo, ma che ha coinciso con
una pagina drammatica della nostra storia: la resa dei conti con il fascismo e con i fascisti,
che sono stati chiamati a rispondere di vent’anni di regime, violenze, stragi e soprusi.
La Resistenza antifascista è stata la leva fondamentale per fermare l’orrore del nazismo e del fascismo. I partigiani che hanno combattuto, lottato e resistito in quegli
anni hanno aperto una storia nuova all’umanità contro la disumanità che nella prima metà
del secolo scorso ha travolto il mondo. La scelta di resistere ed opporsi allora al potere
delle ingiustizie è stata soprattutto grazie a quella scelta di molt* giovani che si sono
oppost* colpo su colpo, da Nord a Sud, in un paese ormai usurpato dalla violenza fascista.

La Resistenza è ancora tutt'oggi una scelta per cambiare il mondo. Le azioni valorose dei Partigiani di allora continuano a vivere tutt’oggi nella memoria di tutti.


Oggi abbiamo le basi di un'informazione e coscienza collettiva che ci permette una
maggior consapevolezza su quello che sono le nostre radici, principi e ideali figli e figlie di
una resistenza che ha cambiato radicalmente la pagina della nostra storia rendendoci oggi
un paese democratico e antifascista. Tali principi, nel rispetto e nel riconoscimento della
diversità, hanno permesso la stesura della Costituzione italiana, unica nel suo genere, ed
unica in tutto il mondo.


I valori e i sacrifici dei nostri padri e madri, fondatori di un’Italia libera dal fascismo, continua a perdurare ancora nel nostro vivere quotidiano. Come Sinistra Italiana non smetteremo mai di denunciare fenomeni che riecheggiano odio, razzismo, xenofobia, intolleranza, disuguaglianza e ingiustizia. Tali fenomeni purtroppo ancora minano
un’Italia democratica e ne minacciando i principi universali di solidarietà, pace,
uguaglianza, libertà e giustizia.


Come disse Italo Calvino “La Resistenza rappresentò la fusione tra paesaggio e persone”
e la Città di Verona, medaglia d’oro al Valor Militare, in questo contesto, da Settembre 1943 ad Aprile 1945, fu protagonista degna del secondo Risorgimento Italiano. In venti mesi di lotta partigiana Verona “testimoniò con il sangue dei suoi figli migliori, nelle prigioni e sui patiboli, il suo indomito spirito di libertà, eroicamente sostenuta da persone di ogni categoria sociale ed associandosi idealmente a quei concittadini che, militari all’ 8 settembre 1943, si erano uniti ai resistenti locali in Francia, in Grecia, in Albania e in
Jugoslavia”, “Il 17 luglio del 1944 un gruppo di partigiani penetrò nel carcere degli “Scalzi”
con l’ obbiettivo di liberare dirigenti del movimento antifascista nazionale. Tale contributo
di sangue, i bombardamenti, le persecuzioni, le distruzioni di interi paesi, sia nella pianura
che nelle valli prealpine, non scalfirono ma rafforzarono la lotta della popolazione di
Verona”.
Oggi quella bella Verona, figlia di quei momenti, e cresciuta in quei valori, sta
vivendo degli anni difficili: non sono poi così lontani, nel tempo e nei luoghi, gli omicidi e
le aggressioni da parti di fascisti, che hanno nomi e cognomi e ricollocabili a certi partiti e/o
movimenti. Non sono poi così lontane le manifestazioni e/o congressi omofobi e razzisti,
patrocinati dalla stessa amministrazione comunale di Verona, che oggi dovrebbe difendere
quegli stessi principi ed esserne garante istituzionale per una memoria storica locale. Oggi questa stessa giunta, a due giorni dal 25 Aprile, deve ancora deliberare quanto già depositato regolarmente dal Comitato unitario per la difesa delle istituzioni democratiche. Ricordiamo che lo stesso Sindaco che oggi amministra questa giunta minacciò di sfratto qualche anno fa l’Anpi di Verona perché organizzatore di un convegno storico sulle Foibe.


Non sono poi così lontane le sedi “fuoriluogo”, di certi partiti e/o associazioni e/o
movimenti di estrema destra, come Casa Pound, Lotta Studentesca e Forza Nuova che
continuano a minacciare e aggredire con prepotenza chi non la pensa come loro in
quartieri da loro ritenuti “difficili” (?). Sono passati solo un paio di anni da concerti e raduni
nazifascisti, promossi da Casapound e VFS, presieduti anche da figure di spicco della
destra istituzionale locale e nazionale. Non passano ore, minuti che non si vedono e si
sentono slogan, da parte di quella destra istituzionale e populista di Salvini e Meloni, che
richiamano a preconcetti identitari come “Italia agli Italiani”, e “Portiamoli a casa loro” che
con un buon gioco di squadra stanno al Governo e fanno una opposizione strumentale che
prende la sola pancia delle persone e alimenta odio e intolleranza.


La storia con il tempo ci ha dato ragione. Il domani seppur duro e difficile, sarà da
affrontare con cognizione di causa, dove i concetti di solidarietà, giustizia sociale,
democrazia, partecipazione, uguaglianza e resistenza faranno sì che qualsiasi forma
di fascismo non passerà. Come non passerà la nostra voglia di lottare per un mondo
migliore.


Un nostro pensiero questo 25 Aprile 2021 va a tutte quei Partigiani che oggi continuano a lottare contro l’ingiustizia: dagli operai e le operaie, ai rider, agli studenti e le studentesse, agli operatori e operatrici sanitari, ai migranti, alla Valsusa che ancora oggi continua a resistere... A tutti loro va la nostra più sincera solidarietà.

Sinistra Italiana Verona

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