DOPO 15 ANNI DISASTROSI DELLE DESTRE A VERONA SERVE UN'ALTERNATIVA


Si sono svolti, in quest’ultimo mese, i Congressi nazionale e regionale di Sinistra Italiana.

I lavori, che hanno visto il coinvolgimento di tante forze esterne e che sono stati molto partecipati, indicano una direzione chiara di lavoro: in un contesto in cui le destre più regressive sembrano dominare nel dibattito pubblico quotidiano e in cui le politiche neoliberiste tornano ad essere la costante a livello nazionale, il nostro obiettivo come partito rimane la costruzione di un campo largo, da favorire in ogni sede in cui ci siano le condizioni per farlo, che coinvolga le forze progressiste e ambientaliste, in netta alternativa al campo delle destre cui contendere il governo, nelle regioni e nelle città.

Dentro questa aggregazione, il nostro orizzonte è nell’impegno per la costruzione di percorsi unitari tra le forze civiche, della sinistra e dell'ambientalismo, per dare voce e corpo all'alternativa nelle sedi istituzionali e nella società.

Questo obiettivo va perseguito anche a Verona, in cui nuovi e vecchi problemi si sono sommati nell’ultimo anno.

Verona sta pagando caramente questa crisi pandemica, ma non tutti i problemi sono dovuti al Covid-19. Le ultime tre giunte che hanno amministrato la nostra città hanno determinato una involuzione sotto tutti i punti di vista, nessuno escluso: cultura, innovazione, ambiente, urbanistica, economia e sociale hanno risentito pesantemente delle politiche delle destre di questi anni.

Negli ultimi quindici anni Verona è assurta alle cronache nazionali troppo spesso in relazione ad episodi e tematiche legati alla discriminazione razziale e di genere, con fenomeni di intolleranza e xenofobia. Non è poi passato così tanto tempo dalle sfilate cittadine di Tosi con i naziskin di Fiamma Tricolore e Forza Nuova; alcuni di essi Tosi li ha portati pure a dirigere e presiedere partecipate pubbliche. Ma la storia non è cambiata con Sboarina: ricordiamo il famoso Congresso Dio-patria-famiglia e le numerose delibere strumentali e revisionistiche portate avanti in Consiglio Comunale (non ultima, in questo senso, la volontà di dedicare una via ad un fascista, e teorico, come Almirante che nel 1928 pubblicò il Manifesto della Razza, nella rivista antisemita e razzista “La difesa della razza” di cui era segretario). Queste ultime tre giunte, che hanno nomi e cognomi, hanno fallito, portando la nostra città ad una decadenza culturale e sociale, oltre che politica.

Anche sul piano del sottoutilizzo e della svendita del patrimonio comunale (da ultimo, la volontà di vendere Palazzo Montanari), le scelte di queste amministrazioni si sono rivelate miopi e sbagliate.

Una bocciatura netta, poi, per quel che concerne le politiche urbanistiche della città: è mancata in questi anni una visione coerente ed ordinata, mentre ci si è affidati sempre e solo al privato, coprendo di cemento (residenziale e commerciale) intere aree, con scarsa attenzione ai problemi viabilistici connessi, alla qualità della vita dei/delle cittadini/e, alla necessità di sviluppare servizi fondamentali che rispondano alle reali esigenze delle persone.

È necessario cambiare rotta!

Come Sinistra Italiana - Verona, anche in relazione alle conclusioni congressuali, stiamo ragionando sulle prossime amministrative, con l’obiettivo di costruire e condividere un percorso che possa portare proposte concrete e alternative, dove l'inclusione e la partecipazione possano essere finalmente dei contenuti condivisi e vivi in questa città.

La speranza che conserviamo è di rivedere la luce dopo quindici anni di buio.

Davanti agli sfracelli determinatisi, oggi più che mai come Sinistra Italiana - Verona riteniamo che sia necessario un fronte comune per sconfiggere questa destra.

È quello che stiamo cercando di fare lavorando positivamente con e dentro il Veneto Che Vogliamo, Articolo Uno e le forze che in Consiglio comunale ci rappresentano, a partire dal lavoro prezioso svolto in questi anni di Michele Bertucco di Sinistra e Verona in Comune. Il tutto con l'obiettivo condiviso di allargare questo campo, coinvolgendo altre realtà cittadine vicine per creare una proposta unitaria, condivisa e nel segno del cambiamento.

 

Verona, 2 marzo 2021

 

Per Sinistra Italiana – Verona: Marco De Pasquale, Michela Faccioli, Luca Perini

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