Giovani e Scuola

ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO 2015

SCUOLA E GIOVANI: IL FUTURO PASSA DA QUI


La questione dei giovani, oggi è una contraddizione politica non generazionale. Si è costruito lo stereotipo, l’ideologia diffusa di una società di anziani che ha consumato la prospettiva di vita per i giovani, si è voluto contrapporre gli interessi di figli e padri per mistificare le responsabilità della crisi.

Ma la condizione giovanile non è uno stato omogeneo, uniforme; la crisi ha evidenziato, come non mai, la differenza sociale e di censo.

Sono le nuove generazioni a subire la crisi e sono le scelte liberiste a peggiorarne le condizioni.

Si sono riprodotti fin dalla scuola dell’obbligo i segni di una diversità sociale che si pensava se non risolta almeno attenuata. I tagli sul diritto allo studio, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione dei sostegni all'handicap, la cancellazione del tempo pieno hanno riproposto già dalla scuola primaria la selezione di classe che pensavamo superata da anni di battaglia per il diritto allo studio. Selezione che si sta ripetendo con maggior gravità nei livelli successivi del sistema scolastico fino ad arrivare all'Università dove i figli dei lavoratori sono di nuovo una percentuale marginale.

La politica delega, la competenza sulla scuola è dello Stato e dei suoi Governi, alla regione e agli enti locali il compito di porre rimedio e di dare chiari segnali di inversione di tendenza.

Vogliamo puntare a:
  •  un piano di interventi strutturali che punti alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio inagibile e inadeguato della scuola pubblica;
  •  il ripristino delle condizioni minime per il diritto allo studio, gratuità delle mense scolastiche a tutti i livelli, gratuità dei libri di testo, e dei trasporti, ripristino dei presalari universitari (con attribuzione selettiva al lavoro dipendente); 
  • l'abolizione dei “buoni scuola “ e riduzione dei contributi regionali alle scuole private e utilizzazione delle risorse per la valorizzazione della scuola pubblica.

La stessa priorità va data alle condizioni di vita, alle relazioni sociali, alla vita quotidiana dei giovani proletari compressi fra una scuola costosa e senza sbocchi e un lavoro precario, poco pagato e duro.

Dobbiamo rivendicare per i nostri figli il diritto alla felicità e alla bellezza, con un percorso di cultura e formazione gratuita, con spazi sociali e culturali liberi e gratuiti, con il diritto a lavori qualificati e tutelati e a forme di salario e sostegno sociale.

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