URBAN ECOFESTIVAL

99 POSSE 

Censure preventive da parte di noti "non violenti" locali 

In riferimento alle varie dichiarazioni e prese di posizione di amministratori nei confronti della partecipazione della band 99 Posse all'Ecofestival Urban (4-5-6-7 Settembre 2014 presso i Bastioni Santo Spirito in Via Città di Nimes a Verona), mi hanno colpito quelle del consigliere comunale Ciro Maschio, presidente della commissione ecologia e quelle della consigliera comunale, delegata alla cultura, Antonia Pavesi

Sono d'accordo con quanto dice Pavesi: "La libertà di espressione va tutelata a patto che sia sempre garantito il rispetto per le persone". Aggiungerei anche "il rispetto delle norme, in particolare quelle costituzionali". 

Ciro Maschio propone: "Se il concerto sarà confermato, la band faccia una dichiarazione pubblica contro qualunque forma di violenza fisica o politica e rinunci al compenso devolvendolo ad associazioni di volontariato come la Ronda della carità". Bene. 

Mi permetterei di fare una piccola modifica ed una integrazione. 

La modifica è che il drastico "rinunci al compenso" diventi un "invito" a sostenere con il compenso associazioni di volontariato come la Ronda della Carità. La integrazione è che anche il presidente de l'AMIA, Andrea Miglioranzi, già appartenente al Fronte skinheads e al gruppo musicale Gesta Bellica e il consigliere delegato da Tosi ad alcune funzioni amministrative Vittorio Di Dio, contrari alla partecipazione dei 99 Posse all'ecofestival di Urban, "se confermati nel loro incarico", visti i loro precedenti, "facciano dichiarazione pubblica contro qualunque forma di violenza fisica e politica" e siano invitati a sostenere, con le loro indennità, associazioni di volontariato come la Ronda della Carità. 

Naturalmente sarebbe opportuno chiedere al consigliere della terza circoscrizione della lista Tosi, Marcello Ruffo, di Casapound, "se vuole essere confermato nel suo seggio in Circoscrizione", non solo di fare "una dichiarazione pubblica contro qualunque forma di violenza fisica e politica", ma anche di farla finita con le aggressioni e con l'uso personale e diretto "della violenza fisica e politica".

Giorgio Gabanizza, coordinatore provinciale SEL Verona

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