Noi, quelli che hanno conservato la memoria

In questi mesi, tra i tanti motivi di indignazione, abbiamo assistito ad uno scandalo in più: la cancellazione della Lista Tsipras dalle televisioni generaliste e dalle pagine “che contano” dei grandi giornali.

Lo scopo è evidente, si vuole cogliere l’occasione per far fuori quella parte della politica che si oppone alle logiche neoliberiste (per meglio dire padronali) e usurpatrici dei diritti di cittadinanza. Il mondo della sinistra attenta al lavoro per tutti, allo sviluppo sostenibile, alla pace, affronta la questione Europa con un minimo di discernimento e questo non si sopporta, perché il pianeta della turbofinanza prevede un pensiero unico: il proprio. 

Molto meglio, per loro, dare udienza ai barbari ululanti, che inneggiano alla superiorità della Tribù, che si scagliano contro il vicino o l’immigrato, che propongono non-soluzioni vomitando slogan da curva calcistica. Questi scalmanati non costituiscono un problema per "o'sistema", perché catturano il malcontento e lo trattengono, gratis.

Sentiamo molte persone che non sanno che fare, se andare o non andare a votare, deluse dalla politica. Noi proponiamo un’alternativa netta al triangolo formato dalle destre conservatrici, dai socialisti senza più sociale, dai populisti che si nutrono di protesta per generare disperazione.

Noi abbiamo un’idea di Europa comunitaria, che tiene conto di due guerre mondiali, di un faticoso cammino verso un welfare universale, di una democrazia conquistata a caro prezzo.

A differenza di altri, noi abbiamo memoria e per questo siamo preoccupati. Il fatto che la sinistra in Italia e in Europa rimanga una fonte inesausta di progresso, senza timori e subalternità culturali, è fondamentale per il futuro di tutti, compreso quello dei nostri avversari.

Anche per questo, il 25 Maggio, votiamo Tsipras.


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