STOP AI PARCHEGGI A VERONA!

COMUNICATO STAMPA

La Giunta Tosi, incurante dei dati allarmanti dell'inquinamento dell'aria veronese e delle gravi conseguenze sulla salute delle cittadine e dei cittadini, continua nella sua politica a sostegno dell'uso dell'automobile. È contro ogni logica non intraprendere con decisione una nuova politica della mobilità sostenibile potenziando il trasporto pubblico, realizzando una fitta rete di piste ciclabili e allargando le aree per l'esclusiva pedonalità a partire dall'intero centro storico e in tutti i quartieri.
Bisogna volere una città a misura di donna e d'uomo, o meglio, a misura di bambina e di bambino, riducendo drasticamente l'uso dell'automobile con le sue venefiche emissioni. Le recenti notizie sullo scarso uso del nuovo parcheggio di piazza Corrubio confermano quanto si sapeva da tempo, basti vedere l'uso giornaliero dei parcheggi già esistenti (Arena, piazza Cittadella, Passalacqua, Porta Palio, ecc.) mai del tutto pieni, forse con l'eccezione di qualche giorno all'anno.
A cosa serve realizzarne di nuovi a ridosso del centro storico pensando persino a piazza Nogara in zona ztl?
Parcheggi come se piovesse!
In lungadige Capuleti, in piazza Arditi, all'ex gasometro, in via De Lellis, nel piazzale antistante la stazione. Alcuni sono vicini alla data di inaugurazione! Contro ogni logica e ragionevole motivo si sta costruendo un parcheggio interrato all'Arsenale, demolendo parte della storica muratura perimetrale, violando una struttura delicata e di alto valore monumentale, eccezionale dell’architettura militare nel nostro Paese che andrebbe tutelata e valorizzata, intanto utilizzando subito i 12 milioni di euro disponibili (così come anche un comitato a difesa e tutela dell'Arsenale ha intelligentemente proposto).
Ora basta!
Fermiamo questa politica che ferisce punti della città e ne favorisce l'inquinamento. Fra breve, qualche anno, si dovrà operare per chiudere alcuni parcheggi inutili e poiché alcuni sono in progetto di finanza, costruiti da privati e dati loro in gestione fino a 99 anni, il Comune rischia di dover "pagare" a copertura dei costi non coperti dalle entrate. Il rischio è che qualche amministratore, da subito, per evitare questi "disastri economici" accentui una dissennata e irresponsabile politica a favore dell'uso dell'automobile in città in ogni sua strada, riducendo il servizio pubblico di trasporto, come sta accadendo, le piste ciclabili, come sta accadendo, e la pedonalità.
Giorgio Gabanizza coordinatore provinciale, Vincenzo Genovese del coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia Libertà.

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