IL 25 APRILE SECONDO IL SINDACO DI ZEVIO

25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE


Egregio signor Sindaco,
è con vivo disappunto che leggiamo, ancora una volta, i manifesti predisposti dall’amministrazione comunale in occasione del 25 aprile.
In essi il titolo principale reca la dicitura “riconciliazione e pace” che nel comune di Zevio è diventata abitudinaria da una decina d’anni.
La dizione corretta del 25 aprile è ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, come recita la legge 260 del 27.5.1949, ed essa è dichiarata FESTA NAZIONALE nel decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946, ART 1. Pertanto nel manifesto la titolazione corretta deve contenere quantomeno la parola “liberazione” e può legittimamente essere utilizzata anche la parola “festa”.
Il motivo dell’utilizzo dell’espressione “riconciliazione e pace” è evidentemente ideologico e di matrice revisionista: immaginiamo che si voglia mettere in ombra la liberazione dal regime fascista, che qualcuno stima ancora, e si voglia porre l’accento sulla necessità di riconoscere anche i dolori e le ragioni di chi subì la sconfitta (i nazifascisti) nella guerra di Resistenza che divise l’Italia tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. Poiché queste vicende sono note e dolorose agli adulti e ancor più agli anziani, ma poco chiare ai giovani, riteniamo che l’amministrazione comunale abbia un dovere di chiarezza su un tema di così grande rilevanza storica e civile quale quello della guerra di liberazione dal nazifascismo che ha portato alla nascita della Repubblica e della nostra Costituzione, fondate sui valori democratici di libertà d’opinione, dialogo, rispetto.
Le chiediamo pertanto dal prossimo anno di ripristinare la corretta titolazione del manifesto, ricordando ai cittadini che il 25 aprile è la FESTA DELLA LIBERAZIONE e ci aspettiamo che almeno nel suo discorso del 25 aprile prossimo sia messo nella giusta luce storica il significato della ricorrenza.
Cordialmente, Giorgia Vesentini
Capogruppo in consiglio comunale di Zevio Bene Comune

Zevio, 19 aprile 2013


Commenti

  1. che stupore, chi consce il sindaco capirà perchè dice e scrive solo imbecillità.

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